

Smart Company: innovare i processi con la Realtà Aumentata
Industria 4.0 e Smart Company sono due termini affini utilizzati per indicare quelle aziende che impiegano le tecnologie esponenziali per reinventare il proprio modello di business e adottano un approccio di open innovation, ossia promuovono un’innovazione costante attingendo a risorse interne ed esterne.
Secondo il Piano Nazionale Industria 4.0, l’insieme delle tecnologie emergenti è formato da Realtà Aumentata (AR) e Virtuale (VR), Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain, Internet delle cose (IoT), Big Data, Quantum Computing, Manifattura Additiva, Robotizzazione e RPA, 5G, Nanotecnologie e Biotecnologie.
Le tecnologie abilitanti delle smart companies sono state al centro dell’ultimo studio realizzato dalla Casaleggio Associati sullo stato dell’innovazione digitale in Italia e nel mondo, presentato il 14 novembre a Milano.
Tra le aziende analizzate nel report, oltre ad A2A, Amazon, Google, IBM e Vodafone, è stata citata anche JoinPad come uno degli attori principale nel settore AR in Italia e a livello internazionale. Le nostre soluzioni in Realtà Aumentata per le imprese industriali coprono i fabbisogni di maggiore sicurezza, velocità e precisione nell’esecuzione di processi come il supporto remoto, manutenzione, riparazione, addestramento.
Le nuove tecnologie andranno a impattare sempre più sui modelli di business delle aziende, sul lavoro, e sui processi rendendoli più efficienti e meno costosi.
Accanto a questi aspetti positivi vanno sicuramente considerati anche cambiamenti sociali e lavorativi che inevitabilmente si verranno a formare: se da una parte le innovazioni creano nuove forme e figure di lavoro, dall’altro incidono pesantemente sull’occupazione in settori altamente automatizzabili, caratterizzati da attività semplici, di routine o pericolose. Non siamo ancora a livello di sostituzione completa e perfetta degli esseri umani, e molti esperti ritengono che probabilmente questo scenario di non si realizzerà mai, nonostante l’allarmismo giornalistico continuo, ma i primi robot e sistemi artificiali sono già entrati nelle aziende andando a collaborare fianco a fianco dei tecnici e degli operatori in vari campi.
In quest’ottica, la Realtà Aumentata rimane una tecnologia profondamente legata al lavoro delle persone, rivelandosi un valido alleato sopratutto per i servizi on field. Si stima che nei prossimi anni il settore AR per dispositivi mobile arriverà a 108 miliardi di euro entro il 2021.

Smart Company: innovare i processi con la Realtà Aumentata
Industria 4.0 e Smart Company sono due termini affini utilizzati per indicare quelle aziende che impiegano le tecnologie esponenziali per reinventare il proprio modello di business e adottano un approccio di open innovation, ossia promuovono un’innovazione costante attingendo a risorse interne ed esterne.
Secondo il Piano Nazionale Industria 4.0, l’insieme delle tecnologie emergenti è formato da Realtà Aumentata (AR) e Virtuale (VR), Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain, Internet delle cose (IoT), Big Data, Quantum Computing, Manifattura Additiva, Robotizzazione e RPA, 5G, Nanotecnologie e Biotecnologie.
Le tecnologie abilitanti delle smart companies sono state al centro dell’ultimo studio realizzato dalla Casaleggio Associati sullo stato dell’innovazione digitale in Italia e nel mondo, presentato il 14 novembre a Milano.
Tra le aziende analizzate nel report, oltre ad A2A, Amazon, Google, IBM e Vodafone, è stata citata anche JoinPad come uno degli attori principale nel settore AR in Italia e a livello internazionale. Le nostre soluzioni in Realtà Aumentata per le imprese industriali coprono i fabbisogni di maggiore sicurezza, velocità e precisione nell’esecuzione di processi come il supporto remoto, manutenzione, riparazione, addestramento.
Le nuove tecnologie andranno a impattare sempre più sui modelli di business delle aziende, sul lavoro, e sui processi rendendoli più efficienti e meno costosi.
Accanto a questi aspetti positivi vanno sicuramente considerati anche cambiamenti sociali e lavorativi che inevitabilmente si verranno a formare: se da una parte le innovazioni creano nuove forme e figure di lavoro, dall’altro incidono pesantemente sull’occupazione in settori altamente automatizzabili, caratterizzati da attività semplici, di routine o pericolose. Non siamo ancora a livello di sostituzione completa e perfetta degli esseri umani, e molti esperti ritengono che probabilmente questo scenario di non si realizzerà mai, nonostante l’allarmismo giornalistico continuo, ma i primi robot e sistemi artificiali sono già entrati nelle aziende andando a collaborare fianco a fianco dei tecnici e degli operatori in vari campi.
In quest’ottica, la Realtà Aumentata rimane una tecnologia profondamente legata al lavoro delle persone, rivelandosi un valido alleato sopratutto per i servizi on field. Si stima che nei prossimi anni il settore AR per dispositivi mobile arriverà a 108 miliardi di euro entro il 2021.

Realtà Aumentata: caratteristiche e applicazioni industriali
La tecnologia AR è sempre più impiegata e sta cambiando il volto dell’industria legata al Field Service Management ossia gli ambiti legati alla logistica, manutezione, riparazione, training e teleassistenza.
Facciamo qualche esempio.
Lavorando con un’importante azienda italiana nel settore della moda, abbiamo implementato una soluzione in Realtà Aumentata su occhiali intelligenti (o smart glasses) per consentire ai propri dipendenti di spostare i capi di vestiario e le scatole in modo più agile visualizzando i bar code e altre informazioni ad altezza degli occhi. Avere entrambe le mani libere e non doversi piegare sulla merce ha così ridotto l’affaticamento fisico dei lavoratori e incrementato la produttività.
Un classico esempio di impiego dell’AR è nel campo dell’assistenza remota industriale per il quale abbiamo sviluppato Smart Assistance: il tecnico sul campo richiede il supporto in tempo reale a un esperto a distanza che può guidarlo al meglio nel completamento dell’operazione di intervento. Le informazioni, presentate in Realtà Aumentata direttamente sul suo campo visivo o mostrate sull’oggetto inquadrato da uno smartphone/tablet, gli consentono di svolgere l’attività più rapidamente, evitando incomprensioni e lungaggini tipiche di una video-chiamata senza l’uso dell’AR.
Oppure, attraverso una piattaforma di creazione di contenuti in Realtà Aumentata come BrainPad, è stato possibile creare guide step-by-step per la manutenzione in ambito elettrotecnico, fornendo a centinaia di tecnici a distanza informazioni contestuali in AR per completare il lavoro in modo efficiente semplicemente inquadrando l’oggetto.
Adottare una tecnologia abilitante emergente viene di solito ritenuta una decisione costosa e impegnativa anche in termini di tempi di implementazione e adattamento, che richiede lunghi periodi di addestramento del personale.
Ma dietro a una soluzione AR vi è uno studio attento in ambito di UI e UX design che rende estremamente facile usare le applicazioni, per cui basta solo qualche minuto o ora di training, a seconda della complessità delle fasi del processo, per familiarizzare con l’applicazione.
Tra i principali punti di forza di questa tecnologia vi sono l’elevata scalabilità, accessibilità e versatilità. Un’applicazione pronta all’uso fornita secondo il modello prevalente SaaS (Software as a Service) può essere subito impiegata sia dalla Pmi che dalla Grande impresa in un ampio ventaglio di settori – dal manifatturiero all’energy, oil & gas, telecomunicazioni e trasporti – ad un costo che varierà in base al numero delle utenze.
Alcune aziende come JoinPad sviluppano il software in casa. Questo ci consente di avere una maggiore flessibilità e velocità quando i clienti richiedono funzionalità aggiuntive. Inoltre, grazie all’approccio di retrofitting, siamo in grado di distribuire le nostre applicazioni per smartphone, tablet e smart glasses sui dispositivi già presenti nell’azienda cliente che può così risparmiare evitando l’acquisito di nuove attrezzature.
Uno dei modi per scoprire come la tecnologia AR possa adattarsi ai processi del tuo business è richiedere una demo gratuita o avviare un pilot.
Realtà Aumentata: caratteristiche e applicazioni industriali
La tecnologia AR è sempre più impiegata e sta cambiando il volto dell’industria legata al Field Service Management ossia gli ambiti legati alla logistica, manutezione, riparazione, training e teleassistenza.
Facciamo qualche esempio.
Lavorando con un’importante azienda italiana nel settore della moda, abbiamo implementato una soluzione in Realtà Aumentata su occhiali intelligenti (o smart glasses) per consentire ai propri dipendenti di spostare i capi di vestiario e le scatole in modo più agile visualizzando i bar code e altre informazioni ad altezza degli occhi. Avere entrambe le mani libere e non doversi piegare sulla merce ha così ridotto l’affaticamento fisico dei lavoratori e incrementato la produttività.
Un classico esempio di impiego dell’AR è nel campo dell’assistenza remota industriale per il quale abbiamo sviluppato Smart Assistance: il tecnico sul campo richiede il supporto in tempo reale a un esperto a distanza che può guidarlo al meglio nel completamento dell’operazione di intervento. Le informazioni, presentate in Realtà Aumentata direttamente sul suo campo visivo o mostrate sull’oggetto inquadrato da uno smartphone/tablet, gli consentono di svolgere l’attività più rapidamente, evitando incomprensioni e lungaggini tipiche di una video-chiamata senza l’uso dell’AR.
Oppure, attraverso una piattaforma di creazione di contenuti in Realtà Aumentata come BrainPad, è stato possibile creare guide step-by-step per la manutenzione in ambito elettrotecnico, fornendo a centinaia di tecnici a distanza informazioni contestuali in AR per completare il lavoro in modo efficiente semplicemente inquadrando l’oggetto.
Adottare una tecnologia abilitante emergente viene di solito ritenuta una decisione costosa e impegnativa anche in termini di tempi di implementazione e adattamento, che richiede lunghi periodi di addestramento del personale.
Ma dietro a una soluzione AR vi è uno studio attento in ambito di UI e UX design che rende estremamente facile usare le applicazioni, per cui basta solo qualche minuto o ora di training, a seconda della complessità delle fasi del processo, per familiarizzare con l’applicazione.
Tra i principali punti di forza di questa tecnologia vi sono l’elevata scalabilità, accessibilità e versatilità. Un’applicazione pronta all’uso fornita secondo il modello prevalente SaaS (Software as a Service) può essere subito impiegata sia dalla Pmi che dalla Grande impresa in un ampio ventaglio di settori – dal manifatturiero all’energy, oil & gas, telecomunicazioni e trasporti – ad un costo che varierà in base al numero delle utenze.
Alcune aziende come JoinPad sviluppano il software in casa. Questo ci consente di avere una maggiore flessibilità e velocità quando i clienti richiedono funzionalità aggiuntive. Inoltre, grazie all’approccio di retrofitting, siamo in grado di distribuire le nostre applicazioni per smartphone, tablet e smart glasses sui dispositivi già presenti nell’azienda cliente che può così risparmiare evitando l’acquisito di nuove attrezzature.
Uno dei modi per scoprire come la tecnologia AR possa adattarsi ai processi del tuo business è richiedere una demo gratuita o avviare un pilot.
Come cambia lo smart working
Le tecnologie abilitanti e l’AR in particolare diventano leve importanti per realizzare nuove forme di Smart Working, che possono essere applicate non più solo al lavoro di ufficio dei “colletti bianchi”, ma anche alle attività svolte dai cosiddetti “colletti blu” nelle fabbriche e nelle operazioni field service.
In questi settori, l’espressione assume una sfumatura diversa dato che gli operatori non possono occuparsi, per esempio, del cablaggio di un impianto industriale da casa. Si tratta più che altro di un’evoluzione degli strumenti tradizionali di comunicazione e collaborazione in cui la Realtà Aumentata gioca un ruolo fondamentale, contribuendo a migliorare e rendere più veloci e sicuri i processi attraverso istruzioni contestualizzate fornite in tempo reale sotto forma di elementi grafici (frecce, segnali di pericolo), documenti, immagini, video, assistenti virtuali.
I tecnici 4.0 devono tenersi aggiornati e l’azienda di cui fanno parte dovrebbe fornire strumenti innovativi che consenta loro di gestire asset intelligenti sempre più diffusi nelle smart factories che stiamo costruendo.

Le tecnologie abilitanti e l’AR in particolare diventano leve importanti per realizzare nuove forme di Smart Working, che possono essere applicate non più solo al lavoro di ufficio dei “colletti bianchi”, ma anche alle attività svolte dai cosiddetti “colletti blu” nelle fabbriche e nelle operazioni field service.
In questi settori, l’espressione assume una sfumatura diversa dato che gli operatori non possono occuparsi, per esempio, del cablaggio di un impianto industriale da casa. Si tratta più che altro di un’evoluzione degli strumenti tradizionali di comunicazione e collaborazione in cui la Realtà Aumentata gioca un ruolo fondamentale, contribuendo a migliorare e rendere più veloci e sicuri i processi attraverso istruzioni contestualizzate fornite in tempo reale sotto forma di elementi grafici (frecce, segnali di pericolo), documenti, immagini, video, assistenti virtuali.
I tecnici 4.0 devono tenersi aggiornati e l’azienda di cui fanno parte dovrebbe fornire strumenti innovativi che consenta loro di gestire asset intelligenti sempre più diffusi nelle smart factories che stiamo costruendo.

I nuovi business model
Nel report un’intera sezione è stata dedicata all’impatto delle nuove tecnologie sui modelli di business che per essere realmente innovativi dovranno essere radicalmente trasformati e non solo aggiornati inserendo nuovi sistemi digitali.
I nuovi approcci potrebbero favorire la creazione di prodotti o servizi innovativi, l’inserimento dell’azienda in nuovi mercati, e il miglioramento dei processi con conseguente riduzione dei costi e maggiore efficienza.
In particolare, il report della Casaleggio Associati individua otto modelli di business che formano il Modello Frisbee, quattro dei quali sono focalizzati sull’impresa e gli altri quattro sull’individuo.
Puoi leggere i dettagli di ciascuno modello scaricando il report direttamente dal loro sito al seguente link.
Tutti i modelli designano il passaggio da una struttura organizzativa rigida a una “più logica basata sul flusso di lavoro”, in cui viene assegnata maggiore importanza all’autonomia e responsabilità dei lavoratori. In tali sistemi, ognuno deve mantenere un elevata capacità di imparare continuamente per adattarsi ai cambiamenti di mercato e, di conseguenza, di prodotto e servizio.
La formazione costante assume quindi un ruolo strategico fondamentale nella aziende per far fronte al turn over e all’invecchiamento della forza lavoro. Le applicazioni in Realtà Aumentata come BrainPad, servono proprio per centralizzare il know-how in un’unica piattaforma e renderlo accessibile al personale attraverso l’apposita applicazione per dispositivi mobile ovunque si trovi. Una guida troubleshooting in AR potrà così essere impiegata durante il training dei nuovi tecnici che potranno esercitarsi sui casi di intervento attraverso delle simulazioni altamente interattive.
Nel report un’intera sezione è stata dedicata all’impatto delle nuove tecnologie sui modelli di business che per essere realmente innovativi dovranno essere radicalmente trasformati e non solo aggiornati inserendo nuovi sistemi digitali.
I nuovi approcci potrebbero favorire la creazione di prodotti o servizi innovativi, l’inserimento dell’azienda in nuovi mercati, e il miglioramento dei processi con conseguente riduzione dei costi e maggiore efficienza.
In particolare, il report della Casaleggio Associati individua otto modelli di business che formano il Modello Frisbee, quattro dei quali sono focalizzati sull’impresa e gli altri quattro sull’individuo.
Puoi leggere i dettagli di ciascuno modello scaricando il report direttamente dal loro sito al seguente link.
Tutti i modelli designano il passaggio da una struttura organizzativa rigida a una “più logica basata sul flusso di lavoro”, in cui viene assegnata maggiore importanza all’autonomia e responsabilità dei lavoratori. In tali sistemi, ognuno deve mantenere un elevata capacità di imparare continuamente per adattarsi ai cambiamenti di mercato e, di conseguenza, di prodotto e servizio.
La formazione costante assume quindi un ruolo strategico fondamentale nella aziende per far fronte al turn over e all’invecchiamento della forza lavoro. Le applicazioni in Realtà Aumentata come BrainPad, servono proprio per centralizzare il know-how in un’unica piattaforma e renderlo accessibile al personale attraverso l’apposita applicazione per dispositivi mobile ovunque si trovi. Una guida troubleshooting in AR potrà così essere impiegata durante il training dei nuovi tecnici che potranno esercitarsi sui casi di intervento attraverso delle simulazioni altamente interattive.
Conclusione
Al centro di un dibattito costante negli ultimi anni, le tecnologie emergenti stanno diventano sempre più pervasive nei processi produttivi non solo delle grandi aziende ma anche delle piccole-medie imprese, grazie alla loro miglioramento costante, all’abbassamento dei prezzi e alle opportunità che offrono. Dall’altra parte, sono numerose anche le sfide in termini di occupazione, rapporto tecnologia – persona e sfide ambientali.
Il report si conclude con l’esempio di un modello societario ideale di una smart company ( già implementato da alcune aziende pioniere) ossia la Benefit Corporation che utilizza i profitti per reinvestirli in benefit per i dipendenti, la comunità e l’ambiente.
In futuro, gli stakeholder premieranno le aziende che saranno “in grado di creare più valore di quello che distruggono“.
In conclusione
Al centro di un dibattito costante negli ultimi anni, le tecnologie emergenti stanno diventano sempre più pervasive nei processi produttivi non solo delle grandi aziende ma anche delle piccole-medie imprese, grazie alla loro miglioramento costante, all’abbassamento dei prezzi e alle opportunità che offrono. Dall’altra parte, sono numerose anche le sfide in termini di occupazione, rapporto tecnologia – persona e sfide ambientali.
Il report si conclude con l’esempio di un modello societario ideale di una smart company ( già implementato da alcune aziende pioniere) ossia la Benefit Corporation che utilizza i profitti per reinvestirli in benefit per i dipendenti, la comunità e l’ambiente.
In futuro, gli stakeholder premieranno le aziende che saranno “in grado di creare più valore di quello che distruggono“.
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